traduzione: Jacopo Maria Lasala
I dati dell’ Ecommerce B2C in Cina: rallenta la crescita di Jumei, diminuiscono le perdite di JD.COM
Con la recente pubblicazione dei bilanci del terzo trimestre da parte delle maggiori aziende ecommerce B2C cinesi, risulta evidente un rallentamento della crescita dell’intero settore, Jumei in particolare.
Dangdang ha realizzato il quarto trimestre positivo consecutivo, con un GMV in Q3 pari a 3,7 miliardi di RMB, di cui 1,74 miliardi provenienti da servizi “third party”. Per la prima volta, i ricavi totali hanno superato 2,0 miliardi di RMB, ed è stato registrato un incremento YoY del 31%.
Grazie all’attenuarsi della guerra dei prezzi nel settore ecommerce B2C, VIP.COM, Jumei e Dangdang sono riusciti a mantenere un trend positivo. Nonostante il trend negativo stia mostrando segni di miglioramento, JD.COM, la più grande azienda di ecommerce B2C in Cina, ha continuato a registrare perdite per il terzo trimestre consecutivo.
(Reddito netto delle aziende B2C [x 100mln rmb] – tech.qq.com)
– 2014Q3: rallenta la crescita dell’ Ecomerce B2C
I bilanci mostrano che in Q3, JD.COM ha avuto un reddito netto di 29,0 miliardi di RMB (4,7 mld di USD), in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso del 61%, e dell’ 1% rispetto al Q2. Il reddito netto di VIP.COM ha raggiunto 882,6 Mln di USD, con un tasso di crescita YoY del 130% e MoM del 6%.
Il reddito di Dangdang in Q3 ha raggiunto 2 Mld di USD, con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2013, e un aumento di solo il 2% rispetto all’ 1,96 Mld dello scorso trimestre. Infine, il reddito netto di Jumei in Q3 è stato di 154,77 Mln di USD, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo del 2013, ma con nessun incremento rispetto al Q2; il risultato peggiore di tutti.
Nell’ultimo trimestre, il settore dell’ ecommerce B2C ha sofferto per l’inchiesta svolta da Tencent sul problema della contraffazione della merce. Particolare scalpore è stato suscitato in luglio dal caso di Yi Peng Heng Ye, produttore di capi di moda e orologi falsi venduti attraverso una rete di piattaforme ecommerce, le quali, a loro volta, ignoravano i reclami dei clienti finali.
Il caso ha portato a una serie di controlli sempre più severi da parte del governo cinese, e a multe sempre più salate, influenzando trasversalmente i bilanci delle aziende B2C, in particolare Jumei.
Poiché i ricavi netti e il margine lordo MoM hanno entrambi registrato un calo, e per due trimestri consecutivi il tasso MoM dei ricavi è stato pari a 0, i titoli di Jumei hanno chiuso la giornata di giovedì con una perdita del 4,22%, e una caduta vertiginosa dell’11,83% nell’ After Hours, con il prezzo delle azioni al di sotto di 20 USD.
Il Top Management di Jumei ha comunicato che nel giro di un anno, la maggior parte del settore della cosmesi verrà quindi internalizzata. Gli analisti sostengono che l’abbandono dei servizi “third party”, in favore della vendita diretta, avrà un impatto positivo sul controllo della qualità dei prodotti e, in generale, sulla crescita della piattaforma.
– Jumei realizza il miglior margine lordo, JD.COM all’ultimo posto
(Margini lordi delle aziende B2C – tech.qq.com)
Qualche anno fa, le aziende B2C entravano in fase di guerra dei prezzi, realizzando margini lordi estremamente bassi. Ad oggi, con l’uscita di ICSON dalla competizione del B2C, lo spostamento dell’attenzione su aspetti più strutturali del business da parte di Suning e GOME, infine la quotazione in borsa di Alibaba e JD.COM, la competizione nel settore ecommerce si è fatta meno aspra, a beneficio evidente dei margini realizzati.
JD.COM ha concluso il Q3 realizzando un utile lordo di 3,545 Mld di RMB, con un margine lordo del 12,2%, l’1,2% in più rispetto allo scorso trimestre e il 2,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.
Rispetto al 2012, i margini lordi di Dangdang hanno visto significativi miglioramenti, mantenendosi al 18% da diversi trimestri consecutivi. I risultati positivi sono dovuti all’attenuarsi della competizione nel settore dei libri e alla diversificazione delle tipologie di prodotti offerti dall’azienda.
L’utile lordo di VIP.COM in Q3 ammonta a 219,5 Mln di RMB, con un margine lordo del 24,9%, lo 0,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Concentrandosi esclusivamente sui margini lordi, Jumei è l’unica a mostrare trend negativi, probabilmente a causa della forzata sospensione dei servizi “third party” per i prodotti di lusso.
Osservando i margini del settore Ecommerce in Cina, si notano caratteristiche interessanti: al primo posto, con i margini migliori, troviamo i prodotti cosmetici, a seguire abbigliamento, libri e per ultimo i prodotti 3C (Consumer Electronics). Questo spiega come mai il margine lordo di JD.COM sia stato il più basso, appena al di sopra del 10%, mentre Jumei ha superato il 40%, portandosi avanti a tutte le aziende B2C concorrenti.
– In negativo solo il margine operativo di JD.COM
JD.COM ha sofferto una perdita operativa di 406,6 Mln di RMB in Q3, una perdita molto inferiore rispetto al trimestre precedente, con un margine operativo negativo pari a -1%, migliorando del 2% rispetto al trimestre scorso, tuttavia peggiore rispetto alla chiusura in pareggio del 2013 nello stesso periodo.
Fra le aziende B2C, solo il margine operativo di JD.COM risulta negativo, Dangdang ha registrato un margine operativo positivo dello 0,7%. Pur non registrando perdite, il margine operativo di Dangdang negli ultimi 12 mesi non ha mai raggiunto l’1%.
VIP.COM ha raggiunto un utile operativo di 21,30 Mln di USD in Q3, in aumento del 76,6% rispetto ai 12,0 Mln di USD dello stesso periodo 2013. Il margine operativo in Q3 è stato di 2,4%, il 3,1% in più rispetto allo stesso trimestre 2013.
L’utile operativo di Jumei in Q3 è stato pari a 17,20 Mln di USD, in discesa del 15,8% rispetto ai 20,4 Mln di USD dello scorso anno nello stesso periodo. Il margine operativo è stato dell’11%, il 6% in meno rispetto allo stesso periodo 2013 e il 3% in meno rispetto allo scorso trimestre.
(Margini operativi delle aziende B2C – tech.qq.com)
Nonostante le perdite significative sia YoY che MoM, il margine operativo di Jumei rimane comunque il migliore rispetto alle altre aziende B2C.
– Le perdite di JD.COM mostrano segni di ripresa
(Utili netti aziende B2C [x 100mln rmb] – tech.qq.com)
Ad oggi, la parola “B2C” non è più “sinonimo di perdite”. L’utile netto di Dangdang ha raggiunto quota 25,5 Mln di RMB in Q3: nonostante sia in discesa del 15% rispetto allo scorso trimestre, è pur sempre in netto miglioramento rispetto alla perdita di 27,9 Mln dello stesso periodo del 2013, specie considerando che il client mobile è in fase di sviluppo.
Gli utili netti di VIP.COM mostrano altrettanti segni positivi: pari a 27,7 Mln di RMB in Q3, in discesa del 14% rispetto al trimestre precedente, ma con un aumento del 130,3% rispetto allo stesso periodo 2013. Il margine netto di VIP.COM in Q3 è del 3,1%, invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto di Jumei in Q3 è stato di 19,50 Mln RMB, in crescita dell’80% rispetto ai 10,30 Mln RMB dello stesso periodo del 2013. Il margine netto è stato del 12,4%, in crescita rispetto all’8,4% dello stesso periodo dell’anno scorso. Dal punto di vista degli utili netti, VIP.COM e Jumei non hanno raggiunto risultati notevoli, pur restando i migliori del settore.
Le uniche perdite registrate sono di JD.COM. La perdita operativa è stata di 406,6 Mln di RMB. Poichè gli interessi lordi in Q3 sono stati di 198 Mln RMB, al netto dei costi d’interesse pari a 32,24 Mln RMB, JD.COM ha ottenenuto interessi attivi netti pari a 166 Mln RMB, registrando una perdita di soli 164,4 Mln RMB (circa 26,80 Mln USD).
E’ opportuno osservare razionalmente anche le perdite di JD.COM. Negli ultimi 3 trimestri, la dimensione delle perdite è andata diminuendo in maniera significativa. Inoltre, le perdite non sono state legate a fattori di performance, ma al calcolo degli ammortamenti di beni immateriali, così come la perdita di 379,5 Mln di RMB del primo trimestre fu dovuta principalmente ai 367,0 Mln di RMB di compensi legati ad azioni distribuiti al CEO, Mr. Qiangdong LIU.
Infine, la perdita in Q2 di 58,2 Mln di RMB di JD.COM è stata causata in buona parte dall’effetto delle clausole riguardanti il capitale e le acquisizioni commerciali contenute nell’accordo strategico stipulato con Tencent, le quali si sono riflesse anche in Q3.